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Come creare una strategia di Content Marketing per B2B

Nel content marketing rientrano tutte le azioni che riguardano la creazione e la distribuzione di contenuti. Quando si parla di content marketing per B2B ci si riferisce in particolare a tutti quei contenuti che servono a portare traffico, generare lead e far crescere le vendite di un’azienda B2B.

Anche se i post di blog sono uno degli esempi più lampanti, nel content marketing c’è molto altro e avremo modo di approfondire il discorso vedendo degli esempi specifici in questo articolo.

Che differenza c’è tra Content Marketing B2B e B2C?

Prima di entrare nel dettaglio su come si imposta una strategia, è importante sapere che ci sono delle differenze sostanziali nella creazione di contenuti per un’azienda B2B e una B2C. Queste differenze riguardano tre aree principali:

  • il pubblico;
  • la distribuzione dei contenuti;
  • i formati da scegliere.

Nell’ambito B2B lo studio del pubblico target è più complesso perché deve tenere in considerazione il customer journey e il grado di consapevolezza di diversi stakeholder di un’azienda.

Viene da sé che la strategia da utilizzare è completamente diversa rispetto all’ambito B2C in cui ci si rivolge al cliente finale.

Questo succede per diversi motivi:

  • il target è diverso;
  • il pubblico ha obiettivi diversi ed è alla ricerca di contenuti differenti che rispondano a questi obiettivi;
  • l’obiettivo dell’azienda B2B è diverso da quello di un’azienda B2C.

In questa immagine abbiamo raggruppato le principali differenze.

Differenze nel Content marketing per b2b e b2c

Per capire meglio su cosa ci si dovrebbe focalizzare quando si progetta una strategia di contenuti per un’azienda B2B, vediamo quali sono i passi per gettare le fondamenta.

Le basi per creare una strategia di content marketing per B2B

Una strategia di content marketing ben strutturata aiuta a sviluppare la brand awareness, generare lead e far aumentare le vendite. Infatti, il 49% dei team di marketing utilizza proprio il content marketing per far aumentare le vendite. (Fonte: Report Content Marketing Institute)

Come fare per costruire una strategia che funzioni?

Bisogna partire per prima cosa dalla comprensione di questi aspetti:

  • i canali di distribuzione dei contenuti sono diversi e per ognuno bisogna strutturare il contenuto in maniera appropriata;
  • esistono diverse tipologie di contenuto tra cui post di blog, ebook e video;
  • quando si sceglie il canale e il tipo di contenuto bisogna tenere a mente il target e le fasi del messy middle;
  • è importante avere un piano d’azione per la creazione e la pubblicazione dei contenuti.

Andiamo per gradi e vediamo queste fasi nel dettaglio.

Scegliere il canale adatto per distribuire i contenuti

Non basta creare un ottimo contenuto, se poi non si sa come farlo arrivare al pubblico. Per questo motivo è importante durante la definizione della strategia, soffermarsi sui canali di distribuzione da utilizzare.

Possiamo distinguere i canali in tre gruppi principali:

  • Canali proprietari, sono tutti quelli su cui abbiamo un pieno controllo per quanto riguarda la produzione di contenuto. Questi canali sono essenzialmente gratuiti.
  • Menzioni, questo gruppo è una via di mezzo tra i due canali precedenti. Non abbiamo il controllo su questi canali, ma non dobbiamo ignorare la loro esistenza.
  • Canali a pagamento, qui rientrano i contenuti pubblicitari.

In questa immagine puoi vedere degli esempi per ogni tipologia di canale.

Canali di distribuzione dei contenuti per il b2b

Trovare il formato migliore

La scelta del tipo di contenuto è una fase fondamentale nel content marketing. Questa fase diventa ancora più complessa nel caso di una strategia B2B.

Infatti, in questo caso oltre a considerare che ogni tipo di contenuto deve essere pensato anche per il canale su cui verrà distribuito, c’è un’ulteriore considerazione da fare. Quando creiamo dei contenuti, che siano un post di blog, o un report, dobbiamo essere consapevoli delle fasi del customer journey.

Questo significa che a monte di una strategia di contenuti, sarebbe opportuno fare un’analisi del percorso d’acquisto per poter creare il contenuto migliore per ogni fase.

Nell’immagine che segue abbiamo raccolto alcuni esempi di tipologie di contenuto che meglio si adattano alle fasi del messy middle.

Contenuti per le diverse fasi del messy middle

In Visilay ci basiamo proprio su analisi dettagliate del percorso di acquisto del target per poter formulare strategie SEO e pianificare la creazione di contenuti per aziende B2B.

Non bisogna, infatti, dimenticare che il pubblico non solo è variegato, ma che ogni lead può trovarsi in una fase diversa del messy middle.

  • La fase di consapevolezza è quando si inizia a riconoscere di avere un bisogno.
  • Nella considerazione si è alla ricerca di soluzioni al problema che è stato identificato.
  • Nella fase di conversione si confrontano le alternative o si iniziano a provare le diverse soluzioni per arrivare alla decisione di acquisto.

Tenendo in considerazioni le fasi del percorso di acquisto, si può quindi stabilire la tipologia di contenuto più efficace.

Per darti degli esempi concreti, vediamo quali sono i tipi di contenuto che hanno un maggiore impatto, in base al Report “State of Content Marketing” condotto da Semrush.

Tipologie di contenuti più efficaci per il content marketing b2b

Nell’immagine qui sopra possiamo vedere le tipologie di contenuto più efficaci, capitanate dai contenuti video. Naturalmente quando si pianifica una strategia bisogna poi fare delle considerazioni specifiche in base al settore di riferimento.

Fare una roadmap per la creazione e la distribuzione dei contenuti

Un altro passo importante per una strategia di content marketing efficace è quello di mettere tutto insieme.

Non basta individuare i canali da usare per la distribuzione e il tipo di contenuto più adatto, ma bisogna anche passare alla pratica e creare un piano strategico per iniziare a definire i passi successivi.

In questa fase è utile creare una vera e propria road map per creare e poi distribuire i contenuti.

Ci sono diversi strumenti che possono aiutarci a creare un calendario editoriale di distribuzione dei contenuti, ad esempio le applicazioni per la gestione dei task e dei team come ClickUp sono ideali per questo e mettono anche a disposizione template già pronti da personalizzare per creare il calendario editoriale dei contenuti.

Esempio di template di Clickup per calendario editoriale
Questo è un esempio di come si può usare il template di ClickUp per fissare le date di pubblicazione dei contenuti.

Ma la cosa più importante non è lo strumento che sceglieremo di usare, quanto, invece, capire quali sono gli elementi essenziali da stabilire.

Per ogni contenuto è importante definire:

  • tipologia di contenuto
  • argomento
  • canale di distribuzione
  • frequenza di pubblicazione.
Creare una road map dei contenuti per content marketing b2b

Come puoi vedere negli esempi qui sopra, si possono anche individuare più canali di distribuzione per la stessa tipologia di contenuto. Qui entra in gioco quello che viene chiamato repurposing content vale a dire riutilizzare i contenuti trasformandoli in nuovi formati.

Un esempio può essere la creazione di un video tutorial che viene riproposto sotto forma di articolo di blog. Oppure ancora un articolo di blog da cui si crea un’infografica da condividere via email.

Nella trasformazione di contenuti in nuovi formati ci si può avvalere anche di strumenti specifici come il Content Remix di Hubspot che grazie all’IA ci aiuta a ricreare nuovi formati partendo da una tipologia di contenuto.

Oltre a questo strumento, ci si può anche avvalere per questo scopo anche dell’uso diretto di ChatGPT, Gemini e altri tool basati sull’IA. Questi strumenti sono senza dubbio utili per la raccolta di idee e la rielaborazione, non a caso, in base ai dati raccolti dal Content Marketing Institute nel 2025, l’81% dei reparti marketing B2B utilizza l’IA e questo dato è in crescita rispetto allo scorso anno (72%).

4 esempi pratici di strategie di content marketing

Ora che abbiamo visto gli aspetti fondamentali da considerare, vediamo alcuni esempi pratici di content marketing che possiamo mettere in atto come parte della nostra strategia.

Abbiamo selezionato tre strategie efficaci oggi su cui puoi focalizzarti e da cui puoi ottenere ottimi risultati.

Puntare sui contenuti video

Secondo le ricerche Content Marketing Institute aggiornate al 2025, i video sono considerati la tipologia di contenuto più efficace.

In base alla ricerca condotta, i video risultano essere il tipo di contenuto che funziona meglio nell’ambito B2B (58%) seguiti da casi studio (53%) ed e-book (45%).

Questi numeri dovrebbero far riflettere seriamente sull’adottare questo tipo di contenuto e includerlo nella strategia di content marketing.

Non sottovalutare le email

Uno dei canali di distribuzione che, ancora oggi, si rivela essere molto efficace è rappresentato dalle newsletter.

Le newsletter sono usate come mezzo per distribuire i contenuti dal 71% dei team di marketing e le email di altro tipo dal 63%. (Fonte: Content Marketing Institute)

Nell’ambito di creazione di contenuti, le newsletter sono un ottimo metodo anche per riproporre il contenuto del blog in formato ridotto e quindi più adatto per essere fruito in breve tempo.

Condurre e pubblicare ricerche di settore

Report e ricerche di settore sono tra gli esempi di content marketing più efficaci.

Questa tipologia di contenuti funziona su più fronti:

  • riceve più condivisioni rispetto ad altri formati;
  • viene menzionata e può quindi anche diventare un’ottima fonte di backlink;
  • ti permette di diventare la fonte nel tuo ambiente e quindi aumenta anche l’autorevolezza del tuo brand.

Creare articoli di blog per intercettare le ricerche

Come abbiamo visto tra le tipologie di contenuti più efficaci ci sono articoli di blog, sia brevi che approfonditi.

Creare un blog e puntare a intercettare ricerche specifiche legate a parole chiave rilevanti per il business può essere un’ottima strategia per ottenere traffico organico.

Questo formato è ideale per un pubblico che è alla ricerca di spiegazioni dettagliate, di analisi comparative e del parere di esperti nel settore.

Gli articoli di blog quindi ci permettono di crescere sia a livello organico (SEO) che in termini di autorevolezza.

Come orientarsi nel content marketing per B2B

Riassumiamo quanto abbiamo visto per capire come muovere i primi passi per delineare un piano di content marketing in ambito B2B.

  • Scegliere i canali di distribuzione: bisogna analizzare i canali che si hanno a disposizione o i nuovi asset da creare.
  • Definire la tipologia di contenuto: i contenuti devono essere creati pensando al canale di distribuzione e alla fase del messy middle in cui si trova il target.
  • Creare una road map: in questa fase si inizia a creare un calendario editoriale collegando tipologie di contenuto ai canali di distribuzione. Si può considerare il repurposing content per sfruttare un contenuto adattandolo ai diversi canali di distribuzione.

L’intera strategia di content marketing deve ruotare attorno a un punto cardine: il target. Per questo, per poter fare progressi bisogna partire da uno studio approfondito del mercato e bisogna chiarire gli obiettivi a cui mirare.

In Visilay analizziamo sempre la situazione di partenza dei singoli clienti e il mercato per poter definire insieme obiettivi misurabili e stabilire le azioni concrete da portare avanti. Possiamo assisterti sia nella fase strategica che in quella di tracciamento per definire l’efficacia dei contenuti.