È innegabile come sempre di più, negli ultimi anni, molte aziende si stiano interessando a tecniche alternative di promozione per accrescere la propria visibilità online. Tra queste non mancano sicuramente le campagne di marketing, ed in particolar modo quelle proposte da Google.
Vien da sé domandarsi: ad oggi è realmente pensabile investire su Google Ads per il B2B?
La risposta è assolutamente sì, proprio per il fatto che lo stesso colosso dei motori di ricerca si è attivato per introdurre nuove funzionalità pensate appositamente per le aziende.
Fino a qualche anno fa, invece, i programmi degli annunci Shopping si rivolgevano tendenzialmente solo ai privati, senza considerare strategicamente un’offerta dedicata per il mondo del lavoro. Una “leggerezza” che non teneva dunque conto come anche le imprese stiano muovendo il proprio business verso una massiva digitalizzazione.
Meglio tardi che mai, vien da pensare. È infatti sotto l’occhio di tutti il fatto che aziende come la tua si confrontino costantemente con Google Ads B2B per la ricerca di materiali, prodotti, servizi e forniture proprio perché dall’altra “parte” del web vi è qualcuno che pubblicizza gli stessi.
Ovviamente si tratta di un mercato differente rispetto al B2C, che si è invece sempre mostrato in linea con le tecniche di acquisizione delle campagne Ads.
Ma poiché, come abbiamo detto, da poco tempo Google ha iniziato a sviluppare anche funzionalità pensate per un pubblico business, perché non cogliere l’opportunità di fare un interessante approfondimento sulle best practice Google ADS per il B2B?
Capiremo dunque per quale ragione oggi le campagne di Google Ads per il mercato B2B rappresentino sempre di più uno strumento strategico fondamentale per il marketing, e come sfruttare appieno tutto questo potenziale.
Cos’è Google ADS ma soprattutto come funzionano le sue campagne?
Da sempre considerato nel settore come uno degli strumenti più efficaci per costruire una strategia di marketing consapevole, Google Ads è una piattaforma pubblicitaria di proprietà del marchio Google, che consente alle imprese di creare e pubblicare annunci pubblicitari a pagamento sul motore di ricerca e sui siti web affiliati alla sua rete.
La denominazione “Ads” deriva proprio da “Advertising”, in quanto basata sulla pubblicità a pagamento. Ed è proprio quest’ultimo punto che la differenzia dalla SEO, la quale invece gioca sul traffico organico gratuito in ingresso.
Tutto molto semplice, così come il suo funzionamento. Quando sulla barra di ricerca di Google viene digitata una “chiave di ricerca”, i risultati che compaiono in SERP nella parte più alta, e accompagnati dalla dicitura “sponsorizzato”, sono proprio gli annunci a pagamento di Ads.
Solo più in basso sarà possibile osservare le restituzioni SEO, valutate dall’algoritmo sulla base della corrispondenza con l’intento di ricerca; diversamente da quelle di Google Ads dove invece, lo diciamo senza troppo fronzoli, si scatena una vera e propria asta online in tempo reale.
Cosa significa tutto questo? Semplicemente che le aziende che necessitano nell’immediato di dare visibilità a prodotti e servizi, creano annunci pubblicitari per parole chiave o interessi degli utenti a cui desiderano mostrare gli annunci.
Quindi, quando un utente effettua una ricerca su Google, sarà il sistema di Google Ads a selezionare gli annunci maggiormente in linea con le sue esigenze, mostrandoli nella pagina dei risultati di ricerca o nella pagina web visitata.
Naturalmente la scelta di Google in merito a quali annunci prediligere dipende da un mix di fattori chiamato “Ad rank” che tiene conto di quanto l’utente sia disposto a spendere per un click sul suo annuncio, ma anche aspetti come la qualità dell’annuncio stesso o la competitività dell’asta.
Perché fare pubblicità con Google ADS per le aziende
Spazziamo via da subito ogni dubbio: fare pubblicità con Google Ads per il B2B conviene.
Non è un caso che questo strumento sia sempre di più considerato utile per costruire una strategia di domanda consapevole, funzionale quindi ad incrementare il business e i fatturati delle aziende.
È infatti veritiero che fare pubblicità b2b con Google Ads significa conquistare i primi posti in SERP, promuovendo il proprio brand e accrescendo la visibilità di prodotti e servizi per le altre imprese.
Ma non è finita qui, tanto che siamo riusciti ad individuare quelli che sono i vantaggi di fare pubblicità con Google Ads per le aziende, non solo nei termini della vendita immediata:
- Colpisce potenziali clienti già in target
- Contribuisce ad aumentare in pochissimo tempo il proprio parco clienti
- Il bacino di utenza degli annunci è molto ampio
- È sicuramente più rapido in termini di performance rispetto alla SEO
- Massimizza il ROI attraverso il controllo delle campagne
- Contribuisce alla Brand reputation
L’ultimo punto, che per comodità non metteremo ad elenco, è la capacità di disporre di molteplici punti di approccio nei confronti dell’utente, come ti sveleremo tra poco.
I principali punti di approccio: (altre) campagne pubblicitarie tramite Google ADS per il B2B
Oltre alla consueta rete di annunci a pagamento in SERP, è possibile provare ad intercettare l’interesse di un utente già consapevole anche attraverso altri punti di contatto. Potremmo elencartene tantissimi, ognuno mosso da strategie diverse per raggiungere obiettivi specifici.
Per comodità abbiamo scelto di indicartene quattro:
Google Display
Le campagne display pubblicano annunci visivamente accattivanti sulla Rete Display di Google. La Rete Display ti aiuta a raggiungere gli utenti mentre navigano su milioni di siti web, app e proprietà di Google, come YouTube e Gmail.
Campagne performance Max
Offrono una vera e propria copertura “multicanale”, in quanto consentono agli inserzionisti di raggiungere gli obiettivi pubblicitari attraverso un’unica campagna estesa a ricerche, Display, YouTube e gmail.
YouTube
Sono le cosiddette “video Ads”, capaci di cavalcare l’incredibile potenziale di copertura fornito da YouTube. Permettono azioni mirate, come i famosi annunci “non skippabili” prima di un video scelto dall’utente.
Campagne Demand Gen.
Potremmo dire gli Ads Social Media. Sono infatti ideali per tutti quegli inserzionisti social che vogliono pubblicare annunci visivamente accattivanti in più formati sulle piattaforme di maggiore impatto di Google disponibili per tutti gli inserzionisti.
Cosa devi considerare per la tua prossima strategia di Google Ads B2B
Come abbiamo detto precedentemente, mettere in campo un’efficace stratega di Google Ads per aziende è sicuramente più articolato che farlo per i consumatori. Una difficoltà giustificata dalle regole e dalle conoscenze del mercato in cui ti muovi.
Per questa ragione, per poter redigere un piano d’azione funzionale, occorre tenere in considerazione molteplici aspetti, che abbiamo provato a semplificare qui sotto:
Una keyword research per Google Ads più accurata e settoriale
Rispetto alla ricerca delle parole chiave che puoi aver svolto in passato per la SEO qui, te lo diciamo da subito, dovrai sforzarti un po’ di più.
In questo caso, infatti, le keyword devono necessariamente riflettere l’esperienza e le esigenze del destinatario che si vuole attirare, facendo anche leva sulla sua capacità di formulare query molto più specifiche di un utente consumatore del B2C.
Prediligi allora le parole chiave a coda lunga (long tail keyword), con un numero minore di ricerche mensili, ma altamente mirate. Attenzione anche ai tecnicismi settoriali: a volte basta scegliere un sinonimo correlato sbagliato per indirizzarsi su parole chiave che sono espressione di altri prodotti o servizi!
Identifica correttamente il target a cui aspiri
Sfruttando i tool forniti dalla piattaforma, dovrai necessariamente essere in grado di segmentare il pubblico in target circoscritti e identificati. Tieni allora conto di interessi, aspetti demografici, ma soprattutto tutti quegli elementi informativi che contraddistinguono l’azienda tipo a cui ti rivolgi: settore, dimensione, ambito e concorrenza.
Ogni intento ha la sua piattaforma: sceglila correttamente
La piattaforma su cui intendi veicolare la tua campagna di marketing non può in alcun modo essere casuale. Lo abbiamo detto anche prima!
Chiaramente la scelta di “dove” pubblicare deve tenere conto anche in questo caso di abitudini, interessi e modalità di fruizione del tuo target.
Avrebbe per esempio senso escludere le campagne su dispositivi mobili quando ti occupi di vendita di articoli riferiti ai più giovani? A nostro avviso, no!
Non sottovalutare il potere di più Landing Page
Errore da matita rossa sul foglio: non indirizzare mai gli annunci sulla homepage del tuo sito web! Ma neanche su una landing page generica, perché non servirebbe assolutamente a nulla.
La parola d’ordine in questo caso è “specializzazione”. Proprio come quando ti avevamo suggerito di ricercare solo parole chiave molto mirate, allo stesso tempo le pagine di atterraggio per gli annunci devono essere specifiche e contenenti informazioni pertinenti a quanto precedentemente preannunciato.
Hai infatti poco tempo e poco spazio per convincere i tuoi interlocutori con le giuste informazioni tecniche su servizi, prodotti e forniture. Serviti inoltre di CTA persuasive ma veritiere, e predisponi come sempre un form di contatto intuitivo.
Gestione dei costi e pubblicità su Google Ads per il B2B: quando i consigli arrivano direttamente da…Google!
Nell’ambito del business digitale, uno degli aspetti di maggiore difficoltà è sicuramente la definizione di prezzi e costi. Soprattutto nell’ottica di trasparenza, chiarezza e fiducia verso le imprese che acquistano da noi.
Ecco quindi che una buona pubblicità su Google Ads deve inevitabilmente gestire correttamente il del prezzo dei prodotti. Cifre spropositate o fuori mercato rischiano di vanificare i nostri investimenti. Come comportarsi?
Fortunatamente su questo tema giunge in nostro aiuto proprio Google, che fornisce all’interno delle sue pagine FAQ un’utile guida per sensibilizzare consigli e suggerimenti sul tema in oggetto:
- Invia nel tuo feed il prezzo più alto addebitabile
I tuoi prodotti possono essere disponibili per la ricerca sia per i privati sia per le aziende. Quindi, anche se la maggior parte dei tuoi clienti di solito non paga l’IVA, è comunque necessario indicare il prezzo più alto che potrebbero pagare, comprensivo della stessa. - Specifica nel feed il prezzo lordo
Deve essere lo stesso indicato nella pagina di destinazione e nelle pagine di pagamento sul tuo sito web. - Includi norme chiare sui resi e sui rimborsi all’interno della tua landing page.
Le stesse dovranno quindi risultare di facile comprensione per i tuoi clienti. - Invia il prezzo totale per il numero minimo di articoli venduti.
Invia il prezzo totale che pagherebbe acquistando la quantità minima di articoli, ad esempio se il prodotto viene venduto in grandi quantità. - Utilizza una procedura di pagamento sicura
Per proteggere i tuoi potenziali clienti, avrai bisogno di una procedura di pagamento sicura, ovvero protetta con un certificato SSL valido. - Indica ai clienti i valori minimi degli ordini
La chiarezza prima di tutto. Se richiedi un valore minimo dell’ordine, specificalo nelle impostazioni di spedizione. - Desideri vendere anche ai privati?
Se hai bisogno di campi specifici per le aziende, ti consigliamo di creare due flussi di pagamento distinti: uno per i privati e un altro per le aziende. In questo modo, i clienti potranno scegliere, nascondendo automaticamente i campi relativi all’altra opzione.
Pubblicità B2B su Google Ads: perché essere affiancato da un professionista può rappresentare un valore aggiunto
Come abbiamo visto, tanta carne al fuoco, ma soprattutto quante potenzialità nel creare strategie mirate per pubblicità B2B su Google Ads!
La nostra speranza è quella di essere riusciti a mostrarti correttamente tutte le sfumature di un modo pratico ed efficace, che potrà realmente aiutarti a promuovere l’attività della tua azienda, raggiungendo così altre imprese.
D’altronde, come hai avuto modo di leggere, Google “gioca” a mettere costantemente a disposizione numerosi strumenti che permettono a chiunque di massimizzare i propri sforzi in termini di budget ed investimento.
È tuttavia evidente che le variabili da considerare sono numerose e, a volte, rischiose. Per questa ragione il nostro consiglio è sempre quello di rivolgersi ad esperti del settore web marketing che possano suggerirti come investire correttamente per le prossime campagne di Google.
Tornando quindi alla domanda iniziale, vale a dire: “Oggi è realmente pensabile investire su Google ADS per il B2B?”. La risposta è nuovamente sì.
Per farlo con consapevolezza, e delineare una strategia Google Ads vincente per promuovere i prodotti e servizi della tua azienda B2B, perché non affidarti alle competenze di Visilay?
Partendo da una consulenza dedicata, avremo modo di mostrarti tutte le opportunità per generare un ritorno coerente rispetto al tuo investimento.
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