Come creare una Landing Page B2B: guida pratica per massimizzare le conversioni

Nel settore B2B una landing page ben strutturata ti permette di raccogliere lead qualificati da far entrare nella tua pipeline. Per creare una landing page per il tuo sito web davvero efficace devi tenere in considerazioni diversi aspetti: la struttura con gli elementi essenziali, i copy (in modo che siano convincenti), ma anche la coerenza con l’ADS o l’email da cui le persone atterranno sulla tua landing page.

In questa guida abbiamo raccolto i processi e gli accorgimenti da seguire quando vuoi ideare e creare una landing page, alla fine troverai anche una pratica checklist operativa da seguire in maniera rapida.

Cos’è una landing page B2B (e cosa la rende diversa dal B2C)

B2B e B2C sono due ambiti diversi, nel primo lo scambio avviene tra due aziende mentre, nel B2C la vendita è rivolta al cliente finale. Le differenze non riguardano solamente il target, ma anche altri aspetti come il ciclo di vendita.

Dobbiamo tenere in considerazione queste differenze anche quando andiamo a strutturare una landing page per il settore B2B. Ecco alcuni accorgimenti chiave:

  • Un solo obiettivo: l’obiettivo della landing page deve essere la conversione (alcuni esempi: demo, richiesta preventivo, download o iscrizione).
  • Messaggio mirato a un ICP (Ideal Customer Profile): questo vuol dire indirizzarsi verso un settore, ruolo e pain specifico.
  • Più stakeholder coinvolti: serve informare, rassicurare e tenere presente che la decisione verrà presa da diversi membri del team.
  • Ciclo di vendita non istantaneo: visto che il ciclo di vendita è più lungo, ha senso misurare il successo di una landing in termini di lead qualificati e progressi nel funnel, piuttosto che di vendite immediate.

Un altro elemento importante che però spesso viene sottovalutato è la coerenza di tutto il percorso: dal punto di partenza fino all’atterraggio sulla landing.

Ecco un buon esempio:

  • annuncio LinkedIn: l’annuncio invoglia ad ottenere una risorsa come “White Paper: 5 strategie per aumentare i lead B2B”
  • struttura landing page: landing coerente con il titolo dell’annuncio, presentare in maniera sintetica (magari con bullet point) i contenuti, utilizzare un form breve (ad esempio: nome, email, azienda) e CTA “Scarica ora”. Nessuna distrazione.

Adesso andiamo a vedere dei consigli pratici e tecnici da seguire per strutturare una landing page davvero efficace.

Strategia prima del design: il brief a 10 domande

Come si crea una landing page efficace nel settore B2B? Può essere utile partire da 10 domande chiave che fungeranno da bussola durante la creazione della nostra landing page.

  1. ICP: gli elementi chiave includono settore, dimensione, ruolo, geografie. Puoi seguire la nostra guida alla creazione di un ICP per approfondire.
  2. Pain primario da risolvere.
  3. Offerta: deve essere chiaro l’obiettivo della landing, per esempio possiamo proporre lead magnet, demo, audit o prove gratuite).
  4. Obiettivo: come misureremo le performance della landing? Alcuni esempi sono: MQL – Marketing Qualified Lead, SQL – Sales Qualified Lead o meeting fissati.
  5. Messaggio unico: value proposition, proof point quantificabile).
  6. Obiezioni tipiche: la landing page deve rispondere in anticipo alle obiezioni più comuni chiarendo questi dubbi, ad esempio: prezzo, integrazioni, tempi e sicurezza.
  7. Prove di fiducia disponibili: case study, loghi dei clienti con cui abbiamo già lavorato, recensioni, certificazioni.
  8. Coerenza con i canali di traffico: come incanaliamo il traffico verso la landing page (esempio: Ads, email o organico)? Dobbiamo far sì il messaggio sia coerente con quello che le persone troveranno sulla landing page.
  9. Evento di conversione da tracciare: ci sono diversi sistemi di tracciamento che possiamo usare per misurare le conversioni (esempi: GA4, pixel di Meta, CRM).
  10. SLA con Sales post-conversione: è bene strutturare il processo successivo stabilendo tempi di risposta, script e sequenza da rispettare dopo la conversione.

Wireframe vincente per una landing page B2B

Una delle sezioni più importanti in una landing page è l’above the fold vale a dire la sezione di pagina che è visibile senza che sia necessario scrollare la pagina verso il basso. Si tratta della sezione che ha il maggiore impatto e dalla sua efficacia dipenderà l’azione successiva del lettore: resterà nella pagina o chiuderà senza approfondire ulteriormente?

Dei consigli pratici da seguire per l’above the fold

  1. H1 chiaro e coerente: il titolo deve essere una conferma che la persona è atterrata sulla pagina giusta e deve mantenere la coerenza con il percorso precedente (ADS, email, organico). Nel titolo si può fare leva sul beneficio.
  2. Sottotitolo: spiega come e per chi.
  3. Hero visual: in base alle esigenze l’immagine può mostrare mockup prodotto, copertina report o breve video (1-2 min, con sottotitoli).
  4. Form/CTA primario: “Prenota la demo” / “Scarica il report”.
  5. Micro-trust (subito visibile): loghi clienti o certificazioni / badge che trasmettano fiducia.
Esempio above the fold getresponse

Subito sotto l’above the fold ci saranno le altre sezioni della landing page, per le quali è importante fare altrettanta attenzione. Ecco un esempio di sezioni con l’ordine da seguire:

  • Benefici in 3-5 bullet point (orientati a KPI di business: per esempio riduzione di costi, rischi o tempo o aumento dei ricavi).
  • Come funziona (3 step numerati): semplice, concreto, misurabile.
  • Riprova sociale: 1-2 testimonianze con nome/ruolo/logo a cui si può aggiungere un case study in formato ridotto indicando i risultati ottenuti(es. “+150% lead in 90 giorni”).
  • Integrazioni/IT (se SaaS): SSO, API, GDPR, audit log, data residency.
  • CTA ripetuta.
  • FAQ mirate (3-6) per smontare le obiezioni comuni.
  • Footer snello con link privacy e niente menu di fuga.

E se gli elementi non sono menzionati? Come vedi in questa lista non si parla di un menu, il classico menu nell’header della pagina viene rimosso dalla landing page in modo che non ci siano elementi di distrazione.

esempio di struttura landing page per b2b

Dal punto di vista delle performance, è utile analizzare i Core Web Vitals della pagina prima di pubblicarla. Per avere buoni risultati bisogna avere:

  • LCP ≤ 2,5s;
  • INP ≤ 200ms;
  • CLS ≤ 0,1.

Per migliorare le prestazioni ti consigliamo di usare immagini in webP, attivare il lazy-load delle immagini, minificare JS /CSS, preferire font di sistema o usare la funzione di preloading.

Copywriting B2B: formule, esempi e micro-copy

Una volta definita la struttura della tua landing page, arriva un’altra sfida da affrontare: la scrittura dei testi.

Ecco degli accorgimenti utili per le diverse sezioni.

H1

L’H1 deve essere chiaro e specifico. Puoi seguire la formula:

[Azione/Risultato] + [Specificità] + [Tempo/Metodo]

Esempio:

“Riduci del 30% i tempi di implementazione ERP in 60 giorni con il nostro acceleratore per manifattura.”

Sottotitolo

Concentrati sul far capire per chi (a chi ti rivolgi) e come.

“Progettato per CIO e Operation Manager nel manufacturing: assessment iniziale, template pre-configurati, supporto on-site.”

Bullet point

Gli elenchi sono uno dei sistemi ideali per mostrare i benefici (orientati al business)

  • Costi operativi ridotti del 15-25% grazie a automazioni di workflow.
  • Visibilità end-to-end sulla supply chain (OT/IT) in un’unica dashboard.
  • Compliance semplificata (GDPR, ISO 27001) con audit trail nativo.

CTA

Le CTA devono indicare chiaramente qual è lo step successivo da fare:

  • Prenota la demo
  • Scarica il white paper
  • Richiedi un preventivo
  • Parla con un consulente

Qui sotto puoi vedere evidenziati due esempi di CTA sul sito di HubSpot.

esempi cta hubspot landing page

Micro-copy

Gli altri copy nella pagina possono essere usati per ispirare fiducia.

  • Nessun impegno. Ti ricontattiamo entro 24h.”
  • Gratis: accesso immediato al PDF.”
  • Connessione sicura. Non condividiamo i tuoi dati.”

Esempi

Esempi per tre vertical (in modo da strutturare pagine con copy differenti in base al settore e target):

  • HR Tech (target HR Director): “Riduci del 40% il time-to-hire con screening automatizzato e analytics DEI.”
  • FinTech (target CFO): “Taglia i costi di tesoreria del 18% con riconciliazioni automatiche e cash forecasting.”
  • Cybersecurity (target CISO): “Rileva e blocca minacce in meno di 60s grazie a XDR gestito 24/7.”

CTA e design che convertono

Oltre al copy, anche il posizionamento e l’aspetto visivo stesso delle CTA è importante.

Qui abbiamo raccolto dei consigli generici, ma ricorda che è sempre utile fare degli split test (o A/B test) per verificare l’efficacia delle scelte.

  • Contrasto alto e spazio negativo attorno al bottone.
  • Posizioni chiave: in above the fold + dopo la sezione di social proof + in chiusura.
  • Un solo macro-obiettivo per pagina (se hai più varianti è meglio usare pagine dedicate per ognuna).
  • Personalizzazione: se ti rivolgi a settori diversi (ad esempio con annunci per ogni settore), puoi sfruttare il Dynamic Text Replacement (DTR) nell’H1 e nella CTA (“Demo per aziende chimiche” / “Demo per aziende farmaceutiche”).

Form semplici (e GDPR compliant)

Quando creiamo un form, non dobbiamo pensare a raccogliere più informazioni possibili, ma capire quali sono quelle essenziali.

  • TOFU (lead magnet): Nome, email aziendale, Azienda.
  • MOFU (demo): i precedenti più: Ruolo, N. dipendenti (a tendina), Telefono opzionale.
  • BOFU (preventivo): i precedenti più: Budget range opzionale e campi note.
esempio di form monday

Per migliorare l’usabilità e semplificare la vita a chi visita il sito è utile usare:

  • Autocompletamento e validazioni chiare (con messaggi di errori espliciti).
  • Progressive profiling: all’inizio si chiedono poche informazioni essenziali per poi ottenerne altre nei contatti successivi.
  • Privacy visibile: “Trattiamo i dati secondo GDPR. Potrai disiscriverti in ogni momento.”

E dopo l’invio? Al completamente del modulo è importante far capire alle persone che tutto procede correttamente, si può scegliere se:

  • mostrare una Thank-you page con i con prossimi step (es. “Calendario per la demo”).
  • inviare subito un’email con link alla risorsa e double opt-in (se necessario per confermare ad esempio l’indirizzo email).

Fiducia: social proof e segnali di sicurezza

Ecco alcuni spunti che puoi usare nella sezione social proof:

  • Testimonianze con risultato quantificato e logo/foto.
  • Mini-case study (problema → soluzione → risultato).
  • Loghi clienti/partner (5-8 noti per il tuo settore).
  • Badge: ISO 27001, SOC 2, GDPR e partner cloud.
  • Recensioni su siti specializzati (G2, Capterra o Trustpilot) se disponibili.

Personalizzazione, segmenti e coerenza

  • Pagine per vertical (es. “CRM per studi legali”, “CRM per assicurazioni”). Creando diverse versioni di landing page puoi assicurare una maggiore coerenza tra il punto di partenza (es. ADS) e l’arrivo sulla pagina.
  • Pagine per target / ruolo(CFO vs CIO): stesso prodotto, copy diverso.
  • Traffico → pagina dedicata: Puoi strutturare gruppi di annunci o gruppi di email che rimandino a pagine dedicate (versioni diverse per una sola landing page) in modo da mantenere headline coerenti.
  • UTM strategy: puoi usare i parametri UTM nei link per misurare canale, campagna, contenuto e query.
esempio di personalizzazione di landing page per target

Ha senso parlare di SEO per le landing page?

Molte landing nascono per essere raggiunte da annunci o campagne email e, in questo caso, possono restare noindex.

Se, invece, vuoi ottenere traffico organico, è bene anche curare la SEO delle pagine.

SEO On-page essenziale: dovrai curare i diversi elementi:

  • Titolo
  • Meta description
  • H1: contiene la parola chiave.
  • H2: varianti semantiche della parola chiavee
  • URL: /parola-chiave/
  • FAQ: inserisci 4-6 domande e risposte più utili; puoi usare il FAQPage schema.
  • Video: se sono presenti video, puoi usare lo schema VideoObject per rich snippet.

Contenuti di supporto (cluster)

Dopo aver pubblicato la landing page, puoi creare dei contenuti di supporto e poi fare internal linking da questi contenuti verso la landing page (il tuo contenuto pilastro). Può essere utile approfondire le strategie SEO per B2B e il concetto di topic cluster.

Performance e UX

È importante ottimizzare i tempi di caricamento delle landing page. Per farlo devi curare gli aspetti tecnici e puoi analizzare la velocità di caricamento delle pagine con strumenti come PageSpeed Insights.

analisi performance landing-page con pagespeed insights

Ecco dei parametri di riferimento.

  • CWV target: LCP ≤ 2,5s; INP ≤ 200ms; CLS ≤ 0,1.
  • Peso pagina: < 1,5 MB (idealmente < 1 MB).
  • Immagini: WebP/AVIF, responsive, lazy-load per tutte le immagini che non sono in above the fold.
  • JS: rimuovi bundle inutili, differisci script terzi, preferisci tag manager.
  • Font: di sistema o preload con font-display: swap.
  • Accessibility: fai attenzione a contrasto, alt text, focus states, label form esplicite.

Misurazione: KPI, GA4 e CRM

KPI primari

  • CR (Conversion Rate) = conversioni/visite.
  • CPL (Cost per Lead) = spesa/lead.
  • MQL% → SQL% → Win% (puoi usare diverse metriche di interazione per stabilire i tuoi MQL).
  • TAL (Time to Action Lead) = tempo tra conversione e primo contatto con il reparto vendite.

Eventi GA4 (consigliati)

  • view_page con parametri UTM e persona/vertical (se ottenibili).
  • generate_lead (submit form).
  • click_cta (per ogni CTA).
  • video_start / video_complete.
  • scroll_90 per profondità (ti permette di capire se la pagina viene vista per intero).

Integrazione CRM (HubSpot/Salesforce ecc.)

Come saprai, tra le strategie di lead generation rientra la qualificazione dei lead, per fortuna strumenti come Hubspot hanno funzioni integrate di lead scoring che ti permettono di distinguere i lead in base al punteggio, puoi implementare un sistema di lead scoring già in questa prima fare in base alle risposte ricevute nel modulo.

  • Campi mappati 1:1 (evita campi nel form con testo libero se non serve – vedi l’immagine sotto come esempio).
  • Lead source e campaign dai parametri UTM.
  • Lead scoring iniziale (esempio):
    • Ruolo decisionale +20
    • Dominio aziendale +10
    • Vertical target +10
    • Interazione contenuti (video 100%) +10
    • Email free provider −20
  • SLA con Sales: primo contatto entro 24h (meglio 2h in orario d’ufficio), 3 tentativi multi-canale (email/telefono/LinkedIn).
Esempio di form di get response
Valuta se usare o meno campi con testo libero come in questo esempio.

A/B test: la roadmap da seguire

È essenziale fare A/B test delle landing page per capire cosa funziona e cosa si può migliorare.

Ecco gli elementi che puoi testare in ordine di priorità:

  1. Offerta (lead magnet vs demo diretta).
  2. Headline (claim quantitativo vs qualitativo).
  3. Hero (video vs immagine).
  4. Form (3 campi vs 5 campi; telefono opzionale vs obbligatorio).
  5. CTA copy (“Prenota demo” vs “Parla con un esperto”).
  6. Social proof (sezione con i loghi above-the-fold vs a metà pagina).

Buone pratiche da seguire:

  • Testa una variabile alla volta per pagina. Altrimenti non saprai quale variazione è responsabile del cambiamento.
  • Assicurati di avere delle statistiche sensate(almeno qualche centinaio di visite per variante, a seconda dei tassi).
  • Tieni traccia dei risultati in un documento e poi usa ciò che funziona su altre pagine/canali.

3 esempi concreti di landing page a cui ispirarti (+ template)

1) Demo SaaS per Operations Manager (manifattura)

  • H1: “Pianifica la produzione senza colli di bottiglia.”
  • Sub: “Suite APS per PMI manifatturiere: implementazione in 60 giorni.”
  • Hero: GIF 8s di schedulazione con evidenza di KPI (OTD).
  • Bullet: riduzione WIP, OTD >95%, integrazione con ERP X/Y.
  • CTA: “Prenota la demo” + micro-copy “20 minuti, nessun impegno”.
  • Form (5 campi): Nome, Email aziendale, Azienda, Ruolo, ERP attuale (dropdown).
  • Proof: caso Beta Srl+22% OEE in 3 mesi, logo, quote del Plant Manager.
  • FAQ: tempi, migrazione dati, training operatori.

2) Lead magnet per Marketing Director (ICT)

  • H1: “Landing page B2B: 12 template pronti all’uso.”
  • Sub: “Wireframe, copy e checklist per aumentare i lead nel B2B.”
  • Hero: mockup del PDF.
  • CTA: “Scarica il kit” + micro-copy “PDF + Figma. Gratis”.
  • Form (3 campi): Nome, Email business, Azienda.
  • Follow-up: email con link + invito a webinar pratico (entro 48h).
  • Retargeting: chi non compila → annuncio “Guarda la demo di 2 minuti”.

3) Audit Cybersecurity (CISO)

  • H1: “Scopri in 7 giorni dove sei vulnerabile.”
  • Sub: “Rapid risk assessment su 12 controlli critici, report prioritizzato.”
  • CTA: “Richiedi l’audit” + “Ti ricontattiamo oggi”.
  • Form (4 campi): Nome, Email business, Azienda, Dominio per scan opzionale.
  • Proof: badge ISO, partner cloud, rating 4.8/5.
  • FAQ: impatto su sistemi, riservatezza, tempi.

Template di pagina

Puoi partire da questo template di base e adattarlo alle tue esigenze.

H1: [Servizio] per [Settore/Persona]: [Risultato misurabile]
Sub: [Proposta di valore] per [ruolo/vertical], con [metodo/tempo].
Hero: Video 60–120s / Mockup / Copertina risorsa.
CTA primaria: Prenota la demo / Scarica il report / Richiedi audit.
Bullet (3-5): benefici business specifici.
Sezione “Come funziona”: Step 1 → Step 2 → Step 3 (metti in evidenza il risultato).
Proof: sezione con loghi + 1 case study con risultato numerico.
Integrazioni/IT: API/SSO/GDPR/ISO (se rilevante).
CTA ripetuta.
FAQ (3-6).
Footer: privacy, condizioni, contatti; niente menu.

Checklist operativa (da usare prima di pubblicare)

Ora che abbiamo visto gli accorgimenti da seguire, ecco una checklist che puoi salvarti e seguire ogni volta che stai realizzando una nuova landing page.

Contenuto e coerenza

  • H1 con promessa chiara.
  • Sottotitolo: per chi + come.
  • Hero visual pertinente (video sottotitolato se presente).
  • Benefici in bullet orientati a KPI.
  • Prove sociali visibili (loghi/testimonianze).
  • FAQ su obiezioni reali.
  • Nessun link di fuga (menu, footer complesso).

Form & CTA

  • Max 3-5 campi al primo contatto; telefono non obbligatorio.
  • CTA above-the-fold + in chiusura; copy orientato all’azione.
  • Micro-copy di fiducia (gratuità, tempi, privacy).
  • Thank-you page con step successivo chiaro.

Componente tecnica

  • Peso pagina < 1,5 MB; immagini WebP/AVIF.
  • LCP ≤ 2,5s; INP ≤ 200ms; CLS ≤ 0,1.
  • Mobile-first: elementi touch compatibili, form usabile con una mano.
  • Tag GA4 + eventi generate_lead, click_cta, scroll_90.
  • Parametri UTM attivi su ogni campagna.
  • Invio lead nel CRM con mappature corrette e lead source.
  • GDPR: informativa, consenso (se newsletter), opt-out chiara.

Piano 30-60-90 giorni per scalare

Ecco un piano operativo che puoi seguire per iniziare subito a testare e migliorare le tue landing page.

Giorni 1-30

  • Costruisci la landing page di base e una variante con cui fare A/B sull’headline.
  • Integra GA4 + CRM; definisci SLA con il reparto vendite.
  • Lancia 1 campagna prioritaria (es. LinkedIn Lead Gen che rimanda alla tua landing).

Giorni 31-60

  • Testa form 3 campi vs 5 campi e video vs immagine.
  • Aggiungi retargeting con offerta alternativa (demo ↔ contenuto).
  • Pubblica 2 contenuti cluster e linka alla pagina (SEO).

Giorni 61-90

  • Personalizza per 2 vertical (target/ruolo) (pagine duplicate con copy su misura).
  • Avvia lead scoring e sequenze automatiche (nurturing).
  • Aggiorna social proof con case study numerici e lancia PR su case hero.

FAQ sulla creazione di una landing page B2B

Quanto testo devo usare?

Quanto basta per rispondere a dubbi e motivare l’azione. Meglio spezzare i muri di testo con elenchi puntati, step, FAQ e rimandare i dettagli tecnici a schede o white paper.

Meglio una pagina lunga o corta?

Dipende da complessità e calore del pubblico. Freddo e complesso → più contenuto strutturato. Caldo e semplice → pagina snella. Verifica con A/B test.

Posso ottimizzare per SEO e Ads insieme?

Sì, ma cura velocità, pertinenza e intent. Se la pagina è nata per Ads, valuta inizialmente noindex e crea una pillar SEO separata (o versione SEO della landing).

Quanti campi nel form?

Inizia con il minimo (3-4). Aggiungi progressivamente via progressive profiling.

Cosa misuro oltre al tasso di conversione?

CPL, MQL→SQL, tempo di risposta sales, qualità percepita dai commerciali, Win rate a 60-90 giorni.

Visilay ti aiuta a creare landing page efficaci

Creare una landing page B2B non è un lavoro da poco, ma soprattutto il nostro compito non termina con l’ideazione e la pubblicazione della pagina. Se vuoi che la tua landing page ti porti nuovi lead, è essenziale riuscire a misurare i risultati e migliorare costantemente la pagina.

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Matteo Pellegrini
Sono un business developer e in Visilay mi occupo di sviluppare strategie SEO, Google Ads e CRO basate sui dati. Amo i musei storici, pratico Karate da quando ho memoria e il weekend mi piace visitare i borghi italiani in cerca di cibo nostrano.
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