Per numerose realtà aziendali e liberi professionisti, la SEO rappresenta ancora oggi un metodo efficace, e capace allo stesso tempo di attirare traffico organico realmente interessato, migliorare la visibilità online e acquisire nuovi clienti. Per questa ragione, senza scomodare i padri fondatori del digital marketing, si è ormai radicato nell’immaginario collettivo il termine di “SEO B2B”.
Anche per le aziende, dunque, la crescita organica rappresenta un obiettivo funzionale all’interno degli investimenti previsti per le attività di web marketing. Tuttavia, oltre alla tipologia di destinatario, a segnare una significativa differenza con il B2C è l’approccio strategico della SEO B2B, che risulta essere completamente diverso.
Appurato quindi come la SEO rappresenti ancora uno dei canali di acquisizione più importanti per le aziende B2B e che naturalmente poter disporre di una significativa visibilità organica in tutte le fasi del ciclo di acquisto significhi accelerare la crescita della propria attività professionale, sorgono tuttavia alcune domande:
- Quali sono realmente i vantaggi della SEO B2B per un’azienda?
- Quali sono le tecniche di ottimizzazione funzionali alla SEO per le aziende?
- Come definire correttamente una strategia di SEO per il B2B?
Una serie di quesiti frequenti a cui proveremo a fornire delle risposte coerenti in questo spazio di approfondimento, nato appunto con l’intento di raccontarti i vantaggi dell’unione delle potenzialità della SEO, con le esigenze e gli obiettivi del mercato del Business to Business.
Sei pronto a prendere appunti? Noi di Visilay partiremo proprio dal principio, per farti comprendere sin da subito che cos’è la SEO B2B e quali siano le differenze con la SEO per il B2C.
Che cos’è la SEO B2B?
Facendo un ulteriore passo indietro ai fini del ripasso della materia di studio in oggetto, con il termine SEO (acronimo di Search Engine Optimization) intendiamo quella branca del digital marketing che studia le tecniche di ottimizzazione dei contenuti, attraverso strategie mirate, con l’obiettivo di migliorare il posizionamento e la visibilità organica di un sito web all’interno dei risultati di ricerca (SERP) offerti da Google.
Facendo quindi un esercizio di astrazione, ne consegue che la SEO B2B (Business to Business) sia l’insieme delle strategie di ottimizzazione progettate e messe a punto con l’obiettivo di aumentare traffico organico e posizionamento dei motori di ricerca di aziende che cercano di vendere servizi e prodotti ad altre aziende o professionisti.
Insomma, cercando di essere concretamente pragmatici, spiegando così in poche parole che cos’è la SEO B2B, proveremo a riassumerlo in questo modo:
- Un’ottima strategia SEO B2B ha la capacità di posizionare ottimamente il sito web di un’azienda, mettendo servizi e prodotti in mostra per determinate parole chiave;
- Una strategia SEO per il B2B ben strutturata saprà far crescere il fatturato della tua azienda, nonostante il web rappresenti sempre di più un mercato arduo e competitivo.
E con questo secondo punto, ne siamo sicuri, abbiamo acceso ulteriormente la tua curiosità. Procediamo quindi con il prossimo step.
Esiste davvero una differenza tra SEO B2B e SEO B2C?
Come puoi aver già immaginato, la differenza principale tra SEO B2B e SEO B2C è il destinatario medio, vale a dire il fruitore dei contenuti del sito web.
Se per il Business to Consumer le attività di ottimizzazione sono definite appositamente per attirare il pubblico consumatore, per la SEO Business to Business l’obiettivo è quello di vendere prodotti e servizi ad altri attori protagonisti simili a te nel mercato professionale.
Ne consegue ovviamente che il modo in cui ti approcci alla SEO B2B sarà ben diverso dalla strategia B2C. A partire dal funnel di vendita, che naturalmente nel nostro caso sarà maggiormente complesso e con una competizione maggiore, tenendo per esempio conto di keyword con volumi inferiori rispetto a quelle che si aspetterebbe un marketer B2C.
Ecco perché l’elenco delle differenze tra SEO B2B e SEO B2C si estende alle attività di keyword research, ma anche a quelle di SEO Copywriting, con contenuti che per i motivi appena menzionati dovranno essere più tecnici, informativi e precisi.
Quali sono realmente i vantaggi della SEO per un’azienda?
Una volta appreso (o ripassato) che cos’è la SEO B2B e quali siano le sue differenze con la SEO B2C, dovremmo aver appurato anche come una strategia di successo possa porre il sito web di un’azienda o di un professionista in cima alla “lista” di utenti che stanno attivamente cercando i servizi che offre e vende.
Attenzione però! È infatti convinzione comune credere che l’unico obiettivo sia solo quello di incrementare i profitti.
Naturalmente, è (anche) vero, ma solo se si ragiona nell’ottica del breve periodo.
Esistono infatti numerosi altri vantaggi della SEO B2B:
- Brand Awareness: la tua azienda ha modo di farsi conoscere a tutte quelle aziende che hanno un bisogno in linea con la tua offerta.
- Brand Consideration: sarà possibile intercettare il traffico di aziende che già conoscono il tuo brand, facendo in modo che comincino a valutare concretamente la possibilità di acquistare presso di te.
- Intercettare utenti che già si trovano in diverse fasi del processo di conversione, ma non sono ancora decisi a procedere.
- Catturare nuovi potenziali clienti i quali, grazie ad alcune strategie di ottimizzazione, sono venuti a conoscenza dell’esistenza della tua azienda.
Sostanzialmente attraverso una strategia SEO B2B ben studiata potrai massimizzare la visibilità online della tua azienda, ampliandone ogni giorno la clientela e ottenendo risultati toccabili con mano sul medio e lungo periodo.
La vera domanda è: come farlo e attraverso quali tecniche di ottimizzazione?
Tecniche di ottimizzazione visibili (e invisibili) all’occhio umano
Negli anni, di tecniche legate alla SEO, ne avrai testate parecchie. Generalmente si diversificano tra quelle visibili all’occhio umano, cioè di cui possiamo prendere direttamente visione per esempio navigando un sito web, e quelle invece come la SEO tecnica dove dal front end non siamo in grado di accorgercene.
Ciò che è certo è che, racchiudendo la SEO B2B una serie di sfide stimolanti nell’ottica del posizionamento, occorre diversificare l’utilizzo di queste tecniche “tradizionali” tenendo conto sia del pubblico a cui si riferiscono, che alle finalità con cui vengono implementate.
Insomma, le principali tecniche della SEO B2B a cui dobbiamo ricorrere per posizionare gradualmente i contenuti di un sito web sono:
SEO tecnica
Racchiude tutte quelle attività “invisibili” all’occhio umano, riferite alla struttura del sito e all’organizzazione di tag ed elementi tecnici come la velocità di caricamento, l’ottimizzazione responsive e la definizione degli heading tag.
SEO on-page
Si occupa dell’ottimizzazione dei contenuti che popolano le pagine web sia dal punto di vista dell’organizzazione (esempio titoli, immagini, paragrafi) che della disposizione e della progettazione. Il tutto a partire da un’accurata strategia di keyword research.
SEO off-page
Sfrutta tutte le potenzialità dei collegamenti ipertestuali di qualità verso l’”esterno”, per migliorare la Domain Authority e la visibilità del sito web.
SEO Copywriting
Vale a dire saper creare contenuti di qualità, scritti in maniera tale da bilanciare attentamente le esigenze tecniche con le capacità di scrittura persuasiva, ingaggianti e rispettose di tutte le skills SEO per il posizionamento delle keyword di settore.
Definizione di una strategia SEO per il B2B accessibile e vincente
Giungiamo finalmente alla parte maggiormente interessante di questo approfondimento, vale a dire la definizione di una strategia SEO per le aziende. Per svilupparla, come già ci è capitato più volte di ribadire, è imprescindibile comprendere il destinatario: solo così riuscirai a fornirgli contenuti pertinenti e utili rispetto alle sue esigenze specifiche.
Allo stesso tempo questo significa studiare i punti di contatto specifici dell’ambito di mercato in cui il cliente si muove, andando così ad identificare i suoi interessi e le sue preferenze, per poter definire quelle attività SEO precedentemente menzionate, ed in particolar modo una keyword research di valore, funzionale alla scrittura di contenuti mirati.
Proviamo quindi a definire, passo dopo passo, i punti chiave di una strategia SEO Business to Business:
AAA Buyer Personas cercasi
Il primo passo per generare una strategia di successo è definire le nostre Buyer Personas, vale a dire il profilo dell’utente-tipo che desideriamo entri in contatto con la nostra azienda.
Solo in questo modo potremo individuare correttamente il target utile. Bisognerà dunque “entrare nella mente” del potenziale cliente interessato, individuandone fascia di età, interessi, ruolo all’interno dell’azienda, ma anche bisogni da soddisfare.
Questo perché conoscere i dettagli delle Buyer Persona a cui ci rivolgiamo ci permetterà di strutturare una strategia SEO B2B stratificata e orientata su aspetti veritieri, concreti ed efficaci; e non su supposizioni.
Redigi una keyword research consapevole
È giunto il momento di condurre una keyword research relativa alle Personas precedentemente individuate. Sfruttando specifici tool di analisi SEO come SeoZoom, SemRush e la Search Console di Google dovrai approfondire e reperire tutte le opportunità possibili per raggiungere il tuo target medio.
Concentrati su query di ricerca di natura informazionale, e non transazionale, in linea con quelle che le persone utilizzano per trovare attività come la tua. Un’attività da svolgere in maniera duplice:
– Facendo un’analisi sul posizionamento attuale del tuo sito web per capire su quali parole chiave sei correttamente indicizzato o su quali invece devi lavorare.
– Studiando i siti web dei competitor per carpirne strategie e tecniche di ottimizzazione.
Organizza la tua strategia in cluster di argomenti
Un altro errore comune frequente nelle strategie SEO onPage e di Copywriting è quello di pensare che l’ottimizzazione dei contenuti debba avvenire solo per parole chiave informazionali o transazionali: sbagliato!
Google apprezza infatti anche la diversificazione delle tematiche: ecco perché ti consigliamo di organizzare un cluster di argomenti, vale a dire un gruppo di contenuti inerente ad una argomentazione centrale, snodati su una pagina pilastro da cui sono successivamente linkati e che a loro volta linkano.
Ti garantiamo che è più facile di ciò che credi.
Ottimizzazione corretta di pagine interne, prodotti e servizi
Questo è il momento di sfoderare le tue abilità nell’ambito delle tecniche di SEO OnPage. Devi, cioè, prestare attenzione a come organizzi i contenuti, a come li colleghi, ma anche a cosa scrivi e a come li scrivi.
Ricordati allora tutte quelle famose best practices della SEO, come una corretta ripetizione delle parole chiave, una compilazione meticolosa dei meta tag, ma anche l’utilizzo di un tono corretto per l’obiettivo che cerchi di raggiungere.
Ne consegue infatti che, se nel B2C ti rivolgi ad un consumatore impegnato in un’esperienza potenziale di acquisto a titolo personale, ora ti rivolgi al consapevole marketer di un’altra azienda che deve ragionare 100 volte prima di effettuare un acquisto.
Come dicevamo, fai quindi attenzione anche al tone of voice impiegato. Nonostante il linguaggio aziendale sia ricco di tecnicismi, è sempre bene prediligere uno stile comunicativo coerente. Utilizza quindi termini chiari, concisi ma soprattutto semplici.
Chi vive un’esperienza di navigazione complicata non compra.
Sfrutta l’aiuto del content marketing
Non è mica finita qui! Esistono infatti preziosi alleati che giungono dai “compagni di banco” del content marketing.
Se scegli per esempio di affidarti al valore aggiunto di una landing page come pagina di atterraggio, perché non sfruttare una content strategy scalabile che porti visibilità attraverso vie secondarie?
Questo è in fin dei conti l’escamotage che cercavi per esplodere il tuo cluster di argomenti, attraverso contenuti pronti per il posizionamento che rispondano alle domande del tuo potenziale cliente.
Alcuni esempi pratici di format da implementare nelle tue pagine?
- Blog SEO con articoli editoriali finalizzati al posizionamento
- E-book
- Newsletter
- Attività di linking esterno
- Webinar
- Checklist
- Case Study
Ricordati inoltre che creare contenuti non si tratta di una strategia fine a se stessa per posizionarti bene, ma anche per guadagnare link dall’esterno, aumentare il coinvolgimento e spingere i visitatori organici a conoscerti ulteriormente.
Se dunque sei interessato a toccare con mano tutti i vantaggi e le potenzialità di una strategia SEO per il B2B che risponda alle esigenze della tua azienda, contattaci per una prima consulenza.
Sarà il primo passo chiave per definire nuovi obiettivi e mettere nero su bianco gli step di crescita che vi consentiranno di aumentare il traffico al sito, incrementando così le vendite. Provare per credere!