In un mercato professionale sempre più trasversale e competitivo, trovare soluzioni innovative per attrarre, coinvolgere e fidelizzare potenziali clienti è imprescindibile.
Ecco allora che anche nel marketing la gamification B2B rappresenta una soluzione unica e fuori dagli schemi, integrando elementi di gioco nelle strategie, per rendere le interazioni ancora più interessanti e coinvolgenti.
Detto così può risultare complicato, è vero. Ma di cosa si tratta esattamente? E come può essere applicata efficacemente nel contesto del business?
È quello che contiamo di spiegarti in questo articolo, approfondendo i principi fondamentali della gamification nel marketing B2B, illustrando i suoi benefici e fornendoti esempi concreti di come le aziende di successo l’abbiano utilizzata per ottenere risultati straordinari.
Preparati a scoprire come trasformare la tua strategia di marketing attraverso un approccio che non appare solo rivoluzionario, ma anche estremamente efficace.
Gamification marketing B2B: che cos’è e perché se ne sente così tanto parlare
La gamification nel marketing B2B consiste nell’utilizzare elementi di gioco in contesti non ludici per motivare e coinvolgere le persone. Questa strategia sfrutta infatti la naturale propensione umana per il gioco e la competizione per rendere più interessanti e coinvolgenti le interazioni con il brand.
In pratica, anziché presentare direttamente servizi e prodotti, la gamification inserisce il tutto in un contesto ludico, utilizzando giochi, quiz ed elementi interattivi per fornire informazioni ai potenziali clienti.
Questo approccio non solo rende l’apprendimento più divertente, ma aumenta anche la probabilità che gli utenti forniscano volontariamente i propri dati, come email e numeri di telefono, cruciali per le strategie di comunicazione successive.
La gamification, dunque, se ben strutturata attraverso un piano di azione mirato, può rafforzare l’identità aziendale e distinguersi in un panorama di comunicazione e marketing sempre più saturo. Dove essere diversi fa la differenza.
Come funziona la gamification nel marketing?
Il processo di gamification nel marketing B2B si basa, come detto, sull’integrazione di elementi ludici nelle attività di marketing tradizionali. Questo può avvenire in diversi modi, come:
- Quiz e sondaggi interattivi: entusiasmo in tutte le forme
Coinvolgi i tuoi interlocutori attraverso quiz e sondaggi, con l’obiettivo di ottenere informazioni sul loro profilo. - Sfide interattive: accendi la competizione
Crea interazione tra i partecipanti attraverso sfide interattive. Un metodo intelligente per aumentare il tempo di permanenza sui tuoi canali web. - Premi e riconoscimenti: da sempre il miglior incentivo
Incentiva la Community attraverso punti, premi o riconoscimenti, favorendo interazione e fidelizzazione. - Storytelling: quando parole e gaming si fondono
Sfrutta le potenzialità del gaming per comunicare i valori del tuo marchio e le caratteristiche tecniche dei tuoi prodotti.
Naturalmente è sempre sbagliato generalizzare. Quindi non è detto che questi punti di approccio siano tutti efficaci. Quello che è tuttavia certo è che questi metodi non solo catturano l’attenzione dei potenziali clienti, ma li coinvolgono attivamente, facilitando un apprendimento graduale e più efficace delle informazioni aziendali.
Quali sono i vantaggi del marketing gamification?
Non c’è alcun dubbio, dunque: implementare una strategia di gamification nel marketing B2B può portare numerosi vantaggi, rendendo l’interazione con i potenziali clienti più coinvolgente e produttiva. Ma come farlo concretamente?
La risposta è insita nel connubio tra innovazione e tecnicità, che si traduce in:
- Apprendimento graduale, ma efficace
La gamification permette di assimilare informazioni in modo progressivo e non invasivo. Questo significa una migliore comprensione, e una memorizzazione più efficace. - Alto tasso di coinvolgimento e stimolazione
La componente ludica stimola l’interesse e la partecipazione, rendendo l’esperienza utente più piacevole e interattiva. - Apprendimento attivo per la memorizzazione facilitata
Come detto, la memorizzazione viene facilitata grazie alle potenzialità del gaming user friendly di favorire l’apprendimento attivo. - Dati evidenti e salienti
Questo perché i potenziali clienti sono più propensi a fornire i propri dati in un contesto ludico, rispetto ad un contesto tradizionale, migliorando così la qualità e la quantità delle informazioni raccolte. - Fidelizzazione costante
Le interazioni ludiche creano sicuramente un legame più forte e duraturo con il brand, aumentando la fedeltà dei clienti.
Alcuni pratici (e vincenti) esempi di gamification B2B
Dalle parole ai fatti. Sì, perché, se a primo impatto ripensare alla gamification in ambito marketing può sorprendere, forse lo è ancora di più di fronte ad alcuni esempi di gamification B2B vincenti.
Anche Mc Donald’s gioca a…Monopoli!
Precorrendo i tempi, McDonald’s già nel 2010 aveva dato la possibilità a tutti i suoi utenti di giocare al celebre Monopoli sul suo sito web. Naturalmente il gioco da tavolo online era “customizzato” con il marchio del fast food più famoso del Mondo, e dava la possibilità di collezionare sconti da utilizzare in store. Un semplice “gioco” che ha tuttavia permesso al noto Food brand di incrementare le proprie vendite di circa il 10%.
Memory, solo un gioco di memoria?
Anche il marchio di supermercati Coop si è servito di attività di gamification B2B per incrementare le proprie vendite. Nello specifico lo strumento utilizzato è stato il famosissimo Memory. Nell’e-commerce del marchio, infatti, venivano regalati buoni e sconti ai vincitori, da riutilizzare all’interno dei supermercati.
Giunti alla fine, è quindi evidente come la gamification B2B possa rappresentare una strategia innovativa e potente per coinvolgere i potenziali clienti e fidelizzarli al tuo brand. Se vuoi scoprire come implementarla nella tua azienda, Visilay è qui per aiutarti.
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